Roghudi Vecchio: la storia del borgo sospeso sulla fiumara Amendolea

Ho sempre guardato con immensa curiosità e profondo stupore le foto di Roghudi vecchio, il borgo fantasma dell’Aspromonte abbandonato negli anni 70 e abbarbicato sulla fiumara Amendolea.

Nel 1971 contava una popolazione residente di circa 1.650 persone fino a quando non fu colpito dall’alluvione del 1971 che in due giorni fece precipitare sulla zona lequivalente della pioggia che normalmente cadeva in un anno. 

Levento rese il paese isolato per diverso tempo, provocando morti e dispersi e rendendo inagibili diverse abitazioni. 

Fu allora che il borgo iniziò a spopolarsi fino alla seconda alluvione, avvenuta nel 73, quando il paese fu abbandonato definitivamente a seguito dell’ordinanza del sindaco e ricostruito a 40 km di distanza nel comune di Roghudi, vicino Melito di Porto Salvo.

 

Alla scoperta di Roghudi Vecchio

È il 25 aprile, classica giornata di gita fuori porta, il sole primaverile inizia a riaccendere i colori della nostra terra. Con un gruppo di amici partiamo da Marina di Gioiosa Ionica alla volta di Roghudi Vecchio, in macchina le note dellultimo album di Brunori Sas, cantautore calabrese, ci accompagnano.

Percorriamo la SS 106, a sinistra il luccichio del Mar Ionio, a destra i monti e le colline della Costa dei Gelsomini. È un susseguirsi di paesi: Locri, Ardore e poi Bovalino e Bianco, Brancaleone, Palizzi e infine arriviamo a Bova Marina e da qui proseguiamo verso Bova.

Ad ogni curva appaiono viste mozzafiato, allorizzonte limmensità del mare e sotto il naso il profumo e il verde delle colline. Qualche curva ed eccoci arrivati nel borgo grecanico per eccellenza.

Sono le 12:00, lo spuntino è dobbligo e la Lestopitta di Mimmo è una tappa fondamentale. Parcheggiamo, raggiungiamo la piazza e corriamo dai gemelli: 7 casalore!”. Si tratta di una pitta, simile alla piadina ripiena con formaggio pecorino, capocollo, olive verdi e pomodori secchi. Questa è la nostra farcitura preferita ma è possibile scegliere uninfinità di combinazioni.

Ci sediamo sotto il pergolato, mangiamo la nostra lestopitta e proseguiamo il nostro cammino verso Roghudi vecchio. Ci aspetta ancora unora di macchina per arrivare a destinazione, un percorso tortuoso e non sempre percorribile a causa delle frane che ostruiscono la strada.

 

Roghudi Vecchio: cosa vedere nel paese fantasma d’Aspromonte

 

rocca del drako di roghudi vecchio

Rocca del Drako

Lungo il percorso, pochi minuti prima di arrivare al borgo, si scorgono due enormi formazioni geologiche: la Rocca del Drago (Rocca tu Draku) e le Caldaie del Latte (Vastarùcia). Ci fermiamo. La prima ricorda il volto di un ufo, con due grandi solchi scavati dallerosione, tali da sembrare due occhi, la seconda somiglia a degli enormi pentoloni calcarei.

La leggenda narra che la Rocca fosse la dimora di un drago, custode di un tesoro, che passava il tempo a terrorizzare gli abitanti della zona: ogni volta che aveva fame se la gente non lo accontentava, dava ordine di portare i bambini al suo cospetto per poi divorarli!

Poco più avanti le Caldaie del latte fungevano da serbatoi. Qui gli abitanti prelevavano il nutrimento da offrire al mostro affinché smettesse di cibarsi dei fanciulli e di agitarsi causando veri e propri disastri. Difatti, secondo unaltra versione, il drago quando era nervoso scuoteva, con i suoi movimenti, la terra provocando frane e alluvioni. 

Fu lintervento di un frate di un convento vicino a tenerlo buono per un periodo. Ogni giorno egli si recava dal drago e lo distraeva con una conversazione lasciando così tranquilla la gente del luogo. Quando il frate morì il drago tornò alle sue vecchie abitudini e gli abitanti feriti dalla sua violenza e dai continui smottamenti abbandonarono il paese.

caldaie del latte di roghudi vecchio

Caldaie del latte

 

Come arrivare a Roghudi Vecchio

Per arrivare a Roghudi Vecchio hai diverse alternative:

  • puoi percorrere la strada più breve che da Bova sale verso il Passo della Zita e poi giunge alla Rocca del Drako e alle Caldaie del Latte per poi scendere verso il borgo (18.6 km-45 minuti di macchina).
  • Partire da Melito di Porto Salvo percorrendo prima la SP3 e poi la SP23 seguendo le indicazioni per Roccaforte del Greco fino ad arrivare al borgo di Roghudi Vecchio (38 km – 1.10 minuti).
  • Se ti trovi nella zona di Gambarie puoi percorrere sempre la SP3 fino a Roccaforte del Greco e da lì raggiungere Roghudi Vecchio (31,5 km – 1.15 minuti di macchina).

 

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